Andiamo a casa di : NERONE
Andiamo a casa di…LA DOMUS AUREA
All’interno del parco di Colle Oppio c’è un luogo che resiste nel tempo, la DOMUS AUREA.
Questa grandiosa opera, adiacente al Foro Romano, fu realizzata su volere dell’imperatore Nerone, l’ultimo degli imperatori della dinastia Giulia.
Per cogliere l’imponenza della Domus Aurea possiamo servirci di alcuni numeri: 150 stanze, alcune molto piccole ed altre più ampie, per un’estensione complessiva di 16.000 metri quadrati, l’equivalente di 3 campi di calcio; circa 30.000 metri quadrati di pareti decorate con affreschi e stucchi e volte alte fino a 12 metri.
Attraverso questi numeri possiamo quindi comprendere quanto fosse immenso il progetto legato alla Domus Aurea, costruita in soli 4 anni.
Negli Annali di Tacito si cita che l’imperatore stesso sovrintendeva ai lavori curando ogni dettaglio del progetto. Il popolo romano detestava la domus poiché era stata costruita spogliando delle loro splendide statue i templi di Roma e della Grecia, razziando i beni dei cittadini più benestanti dell’Urbe e di tutto l’impero.
L’imperatore Vespasiano, capostipite della dinastia Flavia, con la volontà di restituire al popolo romano gli spazi urbani usurpati da Nerone, in pochi anni intraprese l’opera di distruzione della Domus.
Il ritrovamento avvenne alla fine del XV secolo quando un giovane romano cadde accidentalmente in un crepaccio nel terreno sul lato del colle Oppio ritrovandosi in una insolita grotta a guardare sbalordito antichi affreschi sulle pareti articolate intorno a lui.
I pittori del Rinascimento iniziarono a riproporre i dipinti della Domus Aurea, le grottesche, nelle più famose e ricche ville d’Europa, tratti sottili, figure antropomorfe o mitologiche, cornici e finestre rosso porpora.
Oggi grazie alla tecnologia multimediale, la Domus Aurea ritrova quello sfarzo e quella cura dei dettagli che già Tacito aveva reso immortali. Effettueremo un vero e proprio viaggio nel tempo, immergendoci nella reggia di Nerone del I sec e di ammirare una Domus Aurea inedita con i suoi ambienti originari, il portico, le ricche stanze, il giardino e la vista sul Palatino
LA VISITA GUIDATA SARA’ EFFETTUATA DALL’ARCHEOLOGO DEL SITO