
La Biblioteca Casanatense nasce all’interno del Convento di Santa Maria sopra Minerva per volere del Cardinale Girolamo Casanate, inquisitore di Malta e governatore delle terre pontificie. Alla sua morte il cardinale donò 160.000 scudi e 25.000 volumi ai frati domenicani, cui spettava l’onere di costruire una biblioteca pubblica per la sua collezione..
Mi sono sempre immaginato il paradiso come una specie di biblioteca. (Jorge Luis Borges)
Questo nostro piccolo angolo di paradiso si trova in via di Sant’Ignazio, al civico 52, tra piazza Venezia e piazza della Rotonda. Il palazzo seicentesco, ex casa generalizia dei Padri Domenicani, custodisce una raccolta di 400.000 volumi, tra manoscritti, incunaboli e stampati..
Tra i tesori del Salone troviamo i mappamondi più grandi di Roma. Le dimensioni straordinarie dei due globi (quasi 5 metri di circonferenza!) resero necessario l’ampliamento della porta d’ingresso e il successivo assemblaggio in loco. Le sfere , uno terrestre ed uno celeste, sono realizzati a inchiostro e dipinti a tempera dal cartografo e cosmologo Silvestro Amanzio Moroncelli (Fabriano 1652-1719) e rispondono alla richiesta dei committenti domenicani che volevano di quella maggior grandezza che fosse possibile.
Aperta nel 1701, al termine della costruzione dell’edificio appositamente costruito nell’area di un chiostro della Minerva, su progetto dell’architetto Antonio Maria Borioni, ebbe come primo nucleo la collezione del Cardinale Casanate, ricca di oltre 25.000 volumi. La biblioteca era collegata con i principali centri del commercio librario europeo e si interessava sia alla produzione corrente sia al mercato antiquario, mirando alla realizzazione della ‘biblioteca universale’.
La sua libraria era nota come ricca collezione di codici e stampati, rappresentava l’emblematica biblioteca privata di un principe della Chiesa che, secondo la migliore tradizione secentesca, era attento agli scambi e alle esigenze culturali, ai contatti intellettuali che si alternavano nelle accademie letterarie e nei circoli privati del tempo
La Biblioteca Casanatense possiede anche una preziosa collezione di strumenti scientifici che cominciò a crescere fin dall’epoca della fondazione dell’istituto e si arricchì nel tempo, secondo l’idea per cui la biblioteca è anche un museo della conoscenza.
Astrolabi, compassi, magneti, quadranti, meridiane, la Biblioteca Casanatense ha cominciato fin da subito a rimpinguare la propria collezione di strumenti scientifici: era infatti normale nel Settecento che le raccolte librarie fossero arricchite con opere d’arte o con strumenti che avessero legami con il patrimonio bibliografico.
Apriamo la porta, saliamo le scale e perdiamoci nella bellezza della cultura. Qui, in via di Sant’Ignazio, al civico 52, c’è un mondo (e un salone) che , vuole essere ricordato!
LA VISITA SARA’ CONDOTTA DALLA DOTT.SSA ALESSANDRA CAMERANO