
Percorsi Giubilari
L’’epoca del Barocco potrebbe essere descritta come una enorme scenografia teatrale il cui scopo principale è quello di suscitare la meraviglia e lo stupore.
Alla ricerca di una nuova forma d’arte, la Chiesa del XVII stabilizzata dalla Controriforma, propone il cristianesimo attraverso grandi mezzi spettacolari che vogliono toccare il cuore e l’anima dei fedeli.
In questa nostra visita incontreremo le spettacolari illusioni ottiche di Andrea Pozzo, con la grandiosa prospettiva a cielo aperto di Sant’Ignazio e la sua finta cupola, ma anche le figure anamorfiche, cioè pitture che rappresentano soggetti differenti se cambia il punto di vista. Entreremo nelle austere e modeste stanze di Sant ‘Ignazio che vivono in armonia da secoli con la magnificenza del suo corridoio
L’impatto, entrando nella Chiesa, è spettacolare, grazie ad un’unica, vasta navata che indirizza l’attenzione dei fedeli verso l’altare.
La spettacolare volta, dipinta tra il 1674 e il 1679 da Giovanni Battista Gaulli, detto il Baciccia, è considerata uno dei grandi capolavori del Seicento romano. Si tratta di un monumentale dipinto illusionistico, il Trionfo del nome di Gesù, in cui grazie all’uso spregiudicato dell’effetto della prospettiva aerea, i personaggi raffigurati “sfondano” la cornice dell’affresco; alcuni sembrano salire, attirati dalla luce divina, altri – gli angeli ribelli – sembrano precipitare verso il basso, come se cadessero verso i fedeli.
Al Baciccia si deve anche la realizzazione della sontuosa Cappella di Sant’Ignazio di Loyola; un incredibile progetto architettonico e pittorico che, tra il 1695 e il 1699, vide impegnati oltre cento tra artigiani e artisti. La Cappella custodisce la tomba del santo, decorata con oro, bronzo, marmo e pietre preziose.
L’altro incredibile capolavoro della Chiesa è l’altare, che custodisce un segreto: la strabiliante “macchina barocca”.
Alle 17,30 la tela, come un immenso sipario, scende grazie a un meccanismo a bilancieri e svela l’opera retrostante: è un’apparato scenografico ideato dal Pozzo, una macchina barocca che definisce l’intera cappella come una sorta di teatro e che vuole rappresentare il percorso spirituale di Sant’Ignazio verso la santità. In concomitanza con questo “spettacolo teatrale” l’intera chiesa viene illuminata ed è possibile ammirarne gli affreschi della volta e della cupola. Si tratta di un’occasione da non perdere per chi vuole visitare questo luogo e scoprirne la storia e le meraviglie.
QUOTA ASSOCIATIVA
Euro 16,00 (guida, offerta e radio) ISCRITTI E CONVENZIONATI
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LA VISITA SARA’ CONDOTTA DALLA DOTTORESSA FEDERICA DI FOLCO