Nel cuore di Trastevere, proprio di fronte a Villa Farnesina e su via della Lungara, nel 1511 il cardinale Raffaele Riario, nipote di papa Sisto IV della Rovere, fece edificare la propria dimora.
Il palazzo è custode non solo di immensi capolavori, (Caravaggio, Rubens, Guido Reni, Algardi) ma anche dell’atmosfera antica, poiché è l’unica quadreria settecentesca romana ad essere ancora oggi pressoché inalterata! questo perché al momento della vendita del palazzo al Regno d’Italia (1883) il principe Tommaso Corsini donò, in blocco con l’edificio, l’intera collezione di opere.
Le raccolte vennero create grazie al contributo dei vari componenti della famiglia, a partire dal nucleo più antico messo insieme a Firenze dal marchese Bartolomeo (1622-85). Accanto a questo fondo fiorentino, anche il ramo romano dei Corsini allestì una raccolta di opere già a partire dall’inizio del Seicento. La collezione presente nel palazzo di via della Lungara venne avviata da papa Clemente XII (Lorenzo Corsini, 1652-1740) e dal cardinal nepote Neri Maria (1685-1770): vi confluirono una trentina di opere del fondo fiorentino, altri dipinti da quello romano, le proprietà di Lorenzo (tra cui i dipinti a lui donati una volta divenuto pontefice nel 1730) e gli acquisti curati da Neri Maria. Quest’ultimo ampliò l’orizzonte della collezione, guardando ai maestri del Seicento, italiani e non (Caravaggio, Reni, Guercino, Rubens, van Wittel), alla tradizione cinquecentesca italiana e alla pittura a lui contemporanea.
La regina Cristina di Svezia, trasferitasi a Roma nel 1655 dopo essersi convertita al cattolicesimo, sceglie il palazzo come sua residenza, di questa fase della storia del palazzo si conserva traccia nell’Alcova della Regina.
La regina, donna di grande cultura e amante delle arti, decise inoltre di ospitare nel palazzo il circolo intellettuale da lei istituito e face appositamente modificare gli interni per ospitare la collezione di statue a pianterreno e la quadreria al piano nobile.
La proprietà del palazzo passò poi ai Corsini nel 1736, dopo l’elezione al soglio pontificio di Lorenzo, divenuto papa con il nome di Clemente XII.
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LA VISITA SARA’ CONDOTTA DALLA DOTTORESSA LAURA ANGELELLI