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Il conte bellunese CARLO CAMILLO DI RUDIO fu un protagonista e testimone della “Primavera dei Popoli” che negli anni 1848-49 sconvolse l’Italia e l’Europa.
Si trovò a Milano durante le cinque giornate e prese la parte degli insorti, combattè per la difesa della Venezia di Manin e per la Repubblica Romana. Partecipò a diverse rivolte, cospirazioni ed attentati superando indenne epidemie e naufragi vivendo avventure di ogni tipo che lo portarono infine negli Stati Uniti, dove si schierò a fianco degli unionisti prima durante la guerra di secessione e fu inquadrato più tardi nel settimo cavalleggeri di Custer.
Le sue parole agli inizi del ‘900 sollevarono un caso internazionale in relazione al presunto coinvolgimento dell’ex primo ministro del Regno d’Italia Crispi nell’attentato a Napoleone III. Un vissuto degno del protagonista di un romanzo di Salgari o, se si preferisce, del Barry Lyndon raccontato da Kubrick.
MIRCO GUIETTI, autore varesotto che ha ricevuto una segnalazione d’onore per la saggistica edita al XXXIX premio internazionale Firenze, ha scritto un romanzo storico ispirato alla vita del conte: “Il fiore della Libertà”, edito da Rossini editore.
Dopo averlo presentato tra Milano e Venezia e tenuto una conferenza alla Scuola militare Teulié nel corso delle scorse celebrazioni per le Cinque Giornate ,
VENERDÌ 30 MAGGIO alle 16.00 presenterà l’opera anche a Roma presso la Fondazione per il giornalismo italiano “Paolo Murialdi”, in via Nizza 35.
L’accesso è gratuito.