A Roma, riapre al pubblico l’Area Sacra di Largo Argentina, una delle più affascinanti aree archeologiche del centro storico della Capitale. I lavori sono stati resi possibili grazie alla Maison Bulgari. Largo Argentina torna allo splendore originario
Per la prima volta, grazie ad un nuovo percorso, potremo avere la possibilità di accedere al sito e di visitarlo in modo sistematico, leggendone le fasi di vita dall’età repubblicana attraverso l’epoca imperiale e medievale, fino alla riscoperta avvenuta nel secolo scorso con le demolizioni degli anni Venti.
“Uno dei luoghi più preziosi di Roma, grazie a questo intervento frutto di un importante atto di mecenatismo del Gruppo Bulgari che ringrazio, è finalmente fruibile appieno da parte dei cittadini romani e dei turisti, i quali da ora in avanti potranno vedere da vicino meravigliosi reperti archeologici di varie epoche della storia della nostra città”, così commenta l’assessore alla Cultura di Roma Capitale, Miguel Gotor.
Da via di San Nicola de’ Cesarini potremo scendere nell’area e visitarla grazie ad un percorso su passarella privo di barriere architettoniche.
Gli ospiti possono camminare nella storia e ammirare da vicino i templi e i numerosi reperti archeologici provenienti dagli scavi e dalle demolizioni che hanno interessato la zona tra il 1926 e il 1930.Si torna così ad ammirare i quattro templi di età compresa tra il IV e il I secolo a.C., e i resti che custodiscono il basamento di tufo della Curia di Pompeo, luogo dell’assassinio di Giulio Cesare nelle Idi di marzo del 44 a.C., come riportato dalle fonti antiche. L’area sacra conserva, inoltre, numerose testimonianze della sua vita ininterrotta per oltre 2000 anni, come le fasi imperiali dei templi o le strutture di età medievale.
Ma a rendere unica questa esperienza di visita sono le due aree espositive nel portico medievale Torre del Papito e nei locali al di sotto del piano stradale di via di San Nicola de’ Cesarini, dove sono ospitati una selezione di reperti provenienti dagli scavi e dalle demolizioni avvenute negli anni Venti, tra cui spiccano frammenti di epigrafi, sarcofagi, decorazioni architettoniche e due teste di statue colossali appartenenti a divinità venerate nell’area. Per raccontare al meglio la storia del sito e delle trasformazioni avvenute nel corso dei secoli, l’intero percorso di visita è dotato di una serie di pannelli illustrativi con testi in italiano e in inglese e di un ricco corredo fotografico.
LA VISITA SARA’ CONDOTTA DAL DOTTOR ALESSANDRO LOCCHI.