LA CASA DEGLI EROI DELLA GUERRA MONDIALE:
VISITA CON PERMESSO SPECIALE
Erano tutti reduci della Grande Guerra gli artisti chiamati a decorare la Casa Madre dei Mutilati e Invalidi realizzata a Roma tra il ’25 e il ’38 su progetto di Marcello Piacentini (che disegna anche gli arredi, il magnifico lucernario, le poltroncine della sala delle adunanze), tra Lungotevere e Piazza Adriana
Durante la prima guerra mondiale, in Italia nasce un’associazione a favore dei mutilati e degli invalidi, combattenti al fronte. Nel giro di pochi anni l’organizzazione raccoglie oltre 500.000 associati, che contribuiscono alla nascita di una sede monumentale a Roma, tra Castel Sant’Angelo e Palazzo di Giustizia.
Grazie ad un permesso speciale dell’Associazione andremo alla scoperta dei capolavori che questo monumento custodisce.
Recentemente la Casa Madre è stata aperta al pubblico per merito del FAI, ma ben pochi sanno quali tesori nasconda la sede della Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Roma. Un edificio inconfondibile per l’alternarsi del travertino e dei ruvidi blocchi di tufo che si staglia fra Castel Sant’Angelo e il Palazzo di Giustizia che si fregia di spazi eccezionali come il salone delle assemblee, di boiserie e stucchi dèco e opere di artisti straordinari come Dazzi, Wildt, Prini, Morbiducci, Socrate e Sironi autore degli affreschi di Mussolini e di Vittorio Emanuele III nel Sacrario.
E fu Santagata, come si legge in una lettera autografa, a rassicurare Sironi che ci sarebbe stato spazio anche per le sue opere. Così i tre artisti, Santagata Oppo e Sironi si divisero spazi di uguale importanza.
Un monumento poco conosciuto nonostante sia uno degli esempi più interessanti del Novecento a Roma .“Un momento dell’arte che non ha eguali al mondo – dice il soprintendente Francesco Prosperetti – La poetica del Novecento viene declinata a Roma in luoghi e modalità diverse attraverso un arco di tempo che supera i trent’anni e che caratterizza l’immagine di tanta parte della città”.
Tra il 1936 e il 1938, i pittori Antonio Giuseppe Santagata (1888-1985) e Cipriano Efisio Oppo (1891-1962), entrambi combattenti e feriti durante la Grande Guerra, realizzano su oltre 500 metri quadrati dei muri della Corte delle Vittorie della Casa Madre un grande racconto per immagini. Esempio unico in Italia, il ciclo di affreschi, attraverso scene di vita in trincea, ferma e celebra le vittorie ottenute dall’esercito italiano nelle quattro Battaglie del Piave, di Vittorio Veneto, di Gorizia e della Bainsizza. Ammireremo questo straordinario affresco restaurato dopo 8 mesi di sapiente lavoro.
LA VISITA SARA’ CONDOTTA DAL PROF. SIMONE BATTIATO