L’edificio che ospita il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale fu progettato dagli architetti Enrico Del Debbio, Arnaldo Foschini e Vittorio Ballio Morpurgo, e deve il suo nome di Farnesina agli antichi e preesistenti possedimenti della famiglia Farnese nell’area che lo ospita.
La monumentalità dell’edificio lunghezza di 169 metri, un’altezza di 51 e una profondità di 132, intorno ad una larga corte centrale e due più piccole laterali, per un volume complessivo di 720.000 metri cubi e 6,5 chilometri di corridoi. Si è rivelata un contenitore ideale per ospitare una raccolta di opere d’arte: la Collezione Farnesina d’arte contemporanea.
Grazie alla disponibilità della Farnesina di aprire al pubblico le sue porte, questo venerdi visiteremo l’ edificio originariamente pensato come Palazzo del Littorio, cioè come sede di rappresentanza del Partito Nazionale Fascista e degli organismi ad esso collegati, l’edificio avrebbe dovuto sorgere sull’allora via dell’Impero, oggi dei Fori imperiali. Numerose critiche apparvero su riviste specializzate circa la scelta dell’area a ridosso del Colosseo, ritenuta portatrice di valori storici non compatibili urbanisticamente con l’edificio che vi sarebbedovuto sorgere. Nel 1937 fù individuato il sito definitivo nell’area del Foro Mussolini, oggi Foro Italico. Ma nel 1940 l ‘edificio cambiò destinazione d’uso il Palazzo della Farnesina venne destinato ad accogliere gli uffici del Ministero degli Affari Esteri, fino al 1922 ospitato nel Palazzo della Consulta e successivamente presso Palazzo Chigi
Si tratta di un edificio di significativa imponenza, che si sviluppa nel corso degli anni Cinquanta e Sessanta.
I controsoffitti realizzati da Alberto Bevilacqua (Sala dei Mosaici), Pietro Cascella (Sala delle Conferenze Internazionali), Francesco Coccia (Anticamera degli Ambasciatori), Giorgio Quaroni (Studio del Ministro), Amerigo Tot (Sala della Vittoria) e i grandi lampadari in vetro Venini di Venezia su disegno di Enrico Del Debbio a partire da un modulo progettato da Carlo Scarpa.
L’operato di diversi comitati scientifici ha dato vita nel corso del tempo a una selezione che ha raccolto opere di altissimo profilo per la storia dell’arte italiana del XX e del XXI secolo.
Nel visitare i principali ambienti del Palazzo , avremo modo ammirare i maestri storici della prima metà del XX secolo, fra Futurismo (Balla, Boccioni, Depero), Metafisica (de Chirico) e ritorno alla figurazione, nella sua duplice declinazione novecentista (Carrà, Sironi, Soffici) e antinovecentista (Cagli, Campigli, Pirandello, Scipione, Martini), così come protagonisti del secondo dopoguerra, sia in ambito realista (Guttuso) e astrattista (Accardi, Sanfilippo, Dorazio, Consagra, Perilli), sia in ambito informale (Afro, Burri, Vedova) che spazialista (Fontana)….e tanti altri
LA VISITA SARA’ CONDOTTA DAGLI STORICI DEL TOURING CLUB ITALIANO
OLTRE LA PRENOTAZIONE DA EFFETTUARE ON LINE, E’ NECESSARIO FORNIRE LUOGO E DATA DI NASCITA E NUMERO DEL DOCUMENTO DI RICONOSCIMENTO , SCRIVENDO A INFO@TEMPODIEVENTI.COM.