
Le terme di Diocleziano si estendevano su oltre 13 ettari era quindi un impianto enorme, che accoglieva in media 3mila persone al giorno, per riempire la piscina con 4mila metri cubi di acqua c’’erano 9 acquedotti e un immenso serbatoio. Il ricambio si effettuava di notte. Il complesso rimase in funzione fino al 537, momento in cui le invasioni barbariche bloccarono il rifornimento d’acqua in città.
Nel 1561, Papa Pio IV commissionò a Michelangelo la costruzione della Basilica di Santa Maria degli Angeli in una zona delle terme, in onore ai cristiani morti durante la costruzione di tale complesso architettonico.
Al centro dell’Aula V, una delle Grandi Aule delle Terme di Diocleziano, riaperte al pubblico dopo decenni, l’imponente Kore di Thera, sembra vegliare, come una custode, sui 300 pezzi allestiti in occasione di una mostra da non perdere.
Questa statua-stele di fanciulla datata 640 a.C. è uscita per la prima volta dalla Grecia per raggiungere Roma in occasione dell’esposizione L’istante e l’eternità. Tra noi e gli antichi.
Il percorso allestito alle Terme di Diocleziano è un viaggio inaspettato nel complesso e variegato rapporto tra noi e gli antichi. Un itinerario emozionante e ambizioso, dal VII secolo a.C al II secolo d.C, attraverso le culture classiche del Mediterraneo, finalizzato a presentare al pubblico italiano e internazionale le analogie e le differenze tra popoli che hanno contribuito ad annodare le radici della nostra identità europea. La mostra propone poi un viaggio nella casa degli antichi, luogo di individui e di rituali giornalieri, di arredi e ospitalità, e ancora nella società antica che rivive attraverso mercati, santuari, oggetti che evocano colori, rumori, profumi. Nello scenario urbano il pubblico diventa parte della nascita di quei valori democratici e del diritto che costituiscono le premesse della nostra cultura.
La vera star della mostra è IL CARRO DEGLI SPOSI unico carro cerimoniale matrimoniale con un lussuoso rivestimento in bronzo e le decorazioni in argento, in ottimo stato di conservazione, ritrovato nel 2021
LA VISITA SARA’ CONDOTTA DALLA ARCHEOLOGA VALERIA DI COLA