Il Museo, unico al mondo nel suo genere, conserva al suo interno una quantità enorme di strumenti musicali che vanno dal periodo archeologico a quello futurista. Sono circa tremila i pezzi, di cui ottocento esposti.
La maggior parte degli strumenti qui conservati derivano dalla collezione privata di Evan Gorga, tenore italiano, che possedeva circa trenta collezioni di oggetti più disparati, ma certamente la collezione di strumenti musicali era quella che rivestiva la maggiore importanza. A lui la cultura italiana deve essere riconoscente per aver contribuito alla conservazione di un enorme patrimonio artistico e culturale che altrimenti sarebbe andato disperso.
La collezione contiene strumenti musicali di estrema bellezza e di grande fascino, che vanno dal XVI al XIX secolo, e comprende una ricca varietà tra fiati, cordofoni, strumenti meccanici e strumenti musicali rarissimi come una glassarmonica, il cui suono è prodotto dalle vibrazioni di bicchieri di cristallo.
Ammireremo inoltre due splendidi strumenti : il pianoforte del 1722 di Bartolomeo Cristofori, ossia dell’inventore stesso del pianoforte. Ne esistono al mondo solo altri due esemplari: uno è a New York al Metropolitan Museum (datato 1720) e l’altro all’Università di Lipsia (1726). Il pianoforte di Cristofori è stato acquistato dallo Stato nel 1966 per ricordare con orgoglio come la creazione di questo celebre strumento sia tutta italiana, cosa che in molti ignorano. È interessante e affascinante pensare che questo sia uno dei primi pianoforti mai esistiti e immaginare quante dita abbiano sfiorato quei tasti oggi ingialliti dal tempo, ma nel complesso ben conservati dopo quasi tre.
L’Arpa Barberini costruita tra il 1605 e il 1620 per la famiglia Barberini da uno dei più celebri artigiani d’arpe dell’epoca (Marco Marazzoli, detto appunto Marco dell’Arpa); uno strumento prezioso celebrato anche nella tela “Allegoria della musica” del Lanfranco, dall’indiscusso valore storico e musicale
LA VISITA SARA’ CONDOTTA DAL DOTTOR EMANUELE GIANNOTTA