E’ per la Mostra dei Preraffaelliti a Forlì che è stato ideato questo viaggio.
Attraverso la mostra avremo modo di comprendere il “pensiero del rinascimento” di questi artisti. L’amore, il desiderio, la presenza della donna, la forza della natura. E la ferma intenzione di godere della bellezza della vita. Erano questi i temi che tra la metà e la fine dell’Ottocento prevalevano nelle opere dei pittori Preraffaelliti.
I Preraffaelliti furono precorritori e sostenitori di idee nuove e inaudite in piena epoca Vittoriana. E sperimentarono anche nuove convinzioni ideali, con conseguenti nuovi stili di vita. Anche nelle relazioni personali furono spesso molto più liberi e spregiudicati dei pittori tradizionali ottocenteschi.
Il soggiorno a Ferrara ci permetterà di cogliere la valenza di questa città rinascimentale, tra le prime a sviluppare un piano urbanistico armonioso. Raggiunse lo splendore con la famiglia d’Este, che donarono alla città un nuovo piano regolatore, con nuovi progetti urbanistici, come l’Addizione Erculea di Biagio Rossetti, basato sul concetto di prospettiva, elemento tipico del Rinascimento. Ferrara dal 1995 é patrimonio dell’Umanità e secondo l’Unesco “citta Rinascimentale”. In diversi siti avremo modo di avvicinarsi al rinascimento ferrarese particolare, suggestivo e molto singolare..
PROGRAMMA DI VIAGGIO
19 APRILE
Ritrovo dei partecipanti nella Sala Lounge di Italo della Stazione di Roma Termini
Ore 08.05 partenza per Bologna con treno Italo non stop 9972
Ore 10.08 arrivo alla Stazione di Bologna Centrale
trasferimento in pullman privato a Forlì. Durante il percorso ci fermeremo a Dozza.
DOZZA – Il Borgo en plein air
Piccolo borgo medievale dove ammirare le sue opere murarie. Un vero e proprio museo a cielo aperto. Circa 200 murales realizzati a partire dal 1960, grazie alla Biennale del Muro Dipinto. Dozza è diventata un’antologia pittorica, una vera galleria d’arte moderna, en plein air, di singolare interesse, in quanto non solo copre un arco temporale semisecolare, ma anche perché le opere d’arte risultano strettamente e intimamente legate al luogo per il quale sono state pensate.
Al termine della visita del borgo, trasferimento in pullman privato a Forlì.
Arrivo a Forlì e pausa pranzo.
ORE 15.20 MUSEO CIVICO SAN DOMENICO
MOSTRA : I PRERAFFAELLITI – IL NUOVO RINASCIMENTO
300 opere per indagare il movimento che volle fermare il tempo
Nell’Inghilterra vittoriana di metà Ottocento alcuni giovani artisti ribelli diedero vita alla Confraternita Preraffaellita, con lo scopo di rinnovare la pittura inglese che consideravano in declino a causa delle severe imposizioni dalla Royal Academy. Ad oggi, le opere che furono realizzate risultano visionarie e moderne anche grazie all’ampia gamma di influenze storico-artistiche a cui attinsero i Preraffaelliti, tra cui ovviamente quelle italiane. L’esposizione con oltre trecento opere tra dipinti, sculture, disegni, stampe, fotografie, mobili, ceramiche, opere in vetro e metallo, tessuti, medaglie, libri illustrati, manoscritti e gioielli, vuole ricostruire il profondo impatto dell’arte storica italiana sul movimento preraffaellita britannico tra gli anni Quaranta dell’Ottocento e gli anni Venti del Novecento. Trecento le opere, esposte nelle splendide sale del Museo Civico San Domenico. La Mostra si contraddistingue per una ampia collaborazione internazionale con musei ed esperti inglesi e statunitensi.
ORE 17.00 circa partenza per Ferrara con pullman privato
ORE 19.00 circa arrivo in Hotel a Ferrara
Assegnazione camere
Cena libera
20 APRILE
ORE dalle 09.30 alle 12.30
visita al centro storico di Ferrara
passeggiata nel cuore antico della città per godere delle bellezze dei suoi edifici più caratteristici.
CASTELLO ESTENSE – Simbolo di Ferrara (visita esterna)
Nel 1385 vi fù una sommossa popolare a causa dell’innalzamento delle tasse da parte di Niccolò Il d’Este. Per timore di perdere il controllo della città, il Marchese affidò all’Architetto Bartolino da Novara il progetto di una fortezza che permettesse la difesa di Ferrara dalle rivolte interne e dagli attacchi dei nemici provenienti dall’esterno. Ad oggi è l’unica fortezza d’Europa circondata dall’acqua e che presenta il ponte levatoio originale perfettamente preservato.
PALAZZO DEI DIAMANTI – una iconica facciata (visita esterna)
Lo splendido Palazzo dei Diamanti di Ferrara si trova al centro dell’Addizione Erculea, sull’importante incrocio chiamato “Quadrivio degli Angeli” ed era la residenza di Sigismondo d’Este, fratello del duca Ercole I. Più di 8000 bugne, a forma di piramide o di “diamante”, in marmo bianco e rosa, ne coprono le due facciate, dandogli il nome. L’architetto Biagio Rossetti ne fece un capolavoro urbanistico. L’impatto visivo di Palazzo dei Diamanti è unico nel suo genere: il grande edificio è completamente ricoperto di forme che ricordano la punta del diamante, realizzato con un espediente tecnico chiamato bugnato, ossia una sovrapposizione di pietre a file sfalsate, lavorate in modo che i giunti appaiano scanalati e arretrati l’uno rispetto all’altro.
PALAZZO MUNICIPALE – Sede del Comune di Ferrara
Residenza ducale degli Este fino al XVI secolo, quando la corte si trasferì al vicino Castello Estense, è oggi sede del comune di Ferrara.
La magnifica Torre della vittoria con il Monumento ai Caduti Prima Guerra mondiale contenuto al suo interno, fino allo scalone d’onore, nella corte interna.
La splendida facciata (rifacimento del 1924) è completata da un piccolo arco sormontato dalla statue (moderne) di Niccolo III d’Este a cavallo (a destra) e Borso d’Este (a sinistra)
IL DUOMO – La facciata tricuspidata Solo esterno chiusa per restauro
La Cattedrale di San Giorgio a Ferrara è chiusa per lavori di restauro. Pur messa a dura prova dal terremoto del 2012, ha retto all’urto, tuttavia le criticità annose, e l’esigenza di attuare un consolidamento hanno imposto un intervento consistente.
Posto nel cuore della città, il duomo fu una delle mete privilegiate delle passeggiate di Ludovico Ariosto; lui stesso, nelle Satire, ci ricorda quanto gli piacesse “passeggiar fra il Domo e le due statue de’ Marchesi miei” (Satire, VII, 151).
Ore 11.30 PALAZZO PARADISO – BIBLIOTECA ARIOSTEA
Il Palazzo Paradiso è sede della biblioteca storica di Ferrara. Esso venne fatto erigere nel 1391 da Alberto V d’Este in occasione del suo matrimonio con Giovanna de Roberti e venne decorato, come Schifanoia e Belfiore, con scene della vita di corte e motivi tratti dai romanzi cavallereschi. Nel 1801 le spoglie di Ludovico Ariosto vennero trasportate dalla chiesa sconsacrata di San Benedetto all’interno del Palazzo, insieme al monumento funebre in suo onore. Palazzo Paradiso, si è affermata quale luogo centrale della vita culturale ferrarese. Fra gli illustri cittadini che la ricordarono con affetto si può citare lo scrittore Giorgio Bassani che usava trascorrervi buona parte del suo tempo.
GHETTO EBRAICO
“La verità è che i luoghi dove si ha pianto, dove si ha sofferto, e dove si trovarono molte risorse interne per sperare e resistere, sono proprio quelli a cui ci si affeziona di più.”
Giorgio Bassani, Cinque storie ferraresi. Dentro le mura
Il quartiere medievale di Ferrara conserva le memorie di una comunità ebraica tra le più antiche d’Italia e del ghetto in cui essa venne segregata dal 1627 all’Unità d’Italia. Via Mazzini era la strada principale dell’antico ghetto, dove un tempo si concentravano i negozi degli ebrei e i vecchi edifici che hanno mantenuto la loro struttura originaria. Al suo imbocco verso la piazza della Cattedrale vi era uno dei cinque cancelli di chiusura del quartiere e in alto, tra i due archi, una lapide ricorda l’istituzione del ghetto. Via Vignatagliata, Via Vittoria e Piazzetta Isacco Lampronti costituivano il quartiere ebraico, con vecchi edifici: case in cotto, alcune disadorne altre con portali riccamente decorati o con balconcini in ferro battuto, la scuola ebraica dove Bassani insegnò durante la segregazione razziale, il vecchio forno delle azzime, l’asilo e l’ospizio. Al n. 95 di Via Mazzini si trova la Sinagoga: fin dal 1485 il ricco banchiere romano Ser Samuel Melli aveva acquistato una grande casa e l’aveva donata agli ebrei ferraresi perché ne facessero la sede delle loro istituzioni. La casa intatta, serve tuttora da centro della vita dell’ormai piccola comunità locale. Sono vie cariche di storia ancora oggi e anche molto belle da fotografare, perché percorrendole, pare che il tempo si sia fermato tanti anni fa.
VIA DELLE VOLTE – dal Giardino dei Finzi Contini –
Suggestiva via medievale, segna l’asse lungo il quale si sviluppò la Ferrara, si tratta di una stradina molto caratteristica, dall’atmosfera quasi rarefatta, che conserva la pavimentazione originale di ciottoli e numerosi passaggi sospesi e archi da cui prende il nome. Realizzati tra i secoli XIII e XIV, con la tipica forma a tutto sesto o a ogiva, gli archi di via delle Volte si susseguono lungo tutta la strada. Lo scopo delle volte era molto semplice. Al loro interno si trovavano dei corridoi che permettevano il passaggio di mercanti e artigiani da una parte all’altra della strada, ovvero dalle proprie abitazioni private ai magazzini dei negozi o direttamente alle imbarcazioni, e viceversa. Era una delle strade più malfamate di Ferrara. Se di giorno vi si riversavano i mercanti intenti nei loro affari, la sera diventava dominio dei ladri e delle prostitute. Lo stesso scrittore ferrarese Giorgio Bassani ricorda la vocazione di questa via nel suo romanzo più famoso ”Il Giardino dei Finzi Contini”, in cui racconta la città di Ferrara all’epoca del fascismo. In un passaggio dedicato alla via delle Volte la descrive come:
[…] priva di marciapiedi, il ciottolato pieno di buche, la strada appariva anche più buia del solito. Mentre avanzavamo, quasi a tentoni, e con l’unico aiuto, per dirigerci, della luce che usciva dai portoni socchiusi dei bordelli […]
La via è stata di recente oggetto di lavori di restauro, e si presenta oggi al massimo del suo splendore.
Pausa pranzo
Ore 15.00
MONASTERO DI SANT’ANTONIO IN POLESINE – INGRESSO RISERVATO
Un’esplosione di fiori rosa accoglie il visitatore nel cortile del monastero di Sant’Antonio in Polesine. L’albero che produce quei fiori è un ciliegio giapponese. Ad Aprile una fioritura potente eppure così fragile: quei fiori pieni, turgidi e vistosi si riducono in leggerissimi petali volatili appena vengono sfiorati dalle mani di chi pensa di coglierli o, peggio, di chi si illude di conservarli nella cattività di un vaso. Il luogo dove è piantato l’albero è uno spazio un po’ segreto: ci arrivi solo se lo conosci o se hai deciso apposta di andarci. Un luogo sacro, di grande raccoglimento e bellezza, un luogo antico, primo monastero femminile nella città estense. Prima del Mille il monastero nasce su un’isola nell’alveo del Po. A metà del Duecento il complesso conventuale accoglie le monache benedettine riunite attorno a Beatrice d’Este, fondatrice della comunità religiosa. Le monache hanno continuato a dimorare qui e al mattino presto è possibile sentire la loro messa cantata con le melodie dei canti gregoriani. Le cappelle presentano affreschi che vanno dalla scuola giottesca e bizantina e quella rinascimentale. Passato il grande chiostro, attraverso una stretta porta entreremo nel coro delle monache, uno degli ambienti più affascinanti e preziosi di Ferrara, che conserva affreschi che vanno dalla scuola giottesca e bizantina a quella rinascimentale.
ORE 16.00 PALAZZO SCHIFANOIA La delizia di Ferrara
Unica “delizia” costruita alla fine del Trecento nella cerchia delle mura cittadine dagli Estensi, signori della città di Ferrara.
Tra la fine del Medioevo e Rinascimento, erano chiamate “delizie” quei luoghi immersi nella quiete dei giardini, creati per il riposo e il divertimento, fatti per accogliere una corte in continuo movimento.
Qui si veniva per leggere e studiare, ma anche per partecipare a rappresentazioni teatrali, a balli e a ricevimenti. Tra la città e la campagna, se ne contavano 53. Come dice il nome, Palazzo Schifanoia era il luogo dove “schivar la noia”, o “schifare la noia”, e in particolare il tedio degli impegni politici del duca. Palazzo Schifanoia venne eretto per volere del marchese Alberto V d’Este, signore di Ferrara, nel 1385. Lo scalone ottocentesco conduce al piano nobile del palazzo, che doveva ospitare gli appartamenti ducali e una grande salone di rappresentanza per ricevere ambasciatori e delegazioni. E’ il cosiddetto Salone dei Mesi ad accoglierci, ricco di decorazioni pittoriche riscoperte nel 1821 e ritornate poi a farci rivivere i fasti dell’epoca Rinascimentale.
PIAZZA TRENTO E TRIESTE – Il mercato delle erbe
La piazza del Mercato delle Erbe, oggi chiamata Piazza Trento e Trieste, era il cuore pulsante della Ferrara medievale. Sorse accanto alla Cattedrale di San Giorgio Martire e venne costruita nel XII secolo. Da allora assunse il valore di centro cittadino, attorno al quale si affacciavano le principali sedi del potere politico, economico e religioso. In fondo alla piazza si trova anche l’inizio di una delle vie più significative di tutta la città ovvero via Mazzini, fino a poco tempo fa cuore pulsante del Ghetto Ebraico di Ferrara.
ROTONDA FOSCHI – Scorci nascosti
È un luogo magico, carico di fascino, quasi nascosto alla vista del visitatore; è la Rotonda Foschini. Si tratta di un piccolo cortile di forma ovale, parte integrante del dell’architettura del Teatro Comunale di Ferrara, dedicato, come suggerisce il nome, ad Antonio Foschini, uno dei due progettisti del teatro. Nasce come luogo di passaggio delle carrozze dell’epoca, oggi è stata riqualificata con una piccola ristrutturazione e chiusa al traffico per permetterne un utilizzo come zona pedonale e come ambiente per manifestazioni.
Cena libera
pernottamento
21 APRILE
Check out hotel
deposito bagaglio in hotel
Ore 10.00 CHIESA DI SANTA MARIA IN VADO – Il miracolo eucaristico
Di origini antichissime, questa chiesa sorgeva nei pressi di un guado (vado) che permetteva l’attraversamento di uno dei numerosi canali che intersecavano la zona. La sua importanza religiosa è legata al miracolo eucaristico avvenuto nel giorno di Pasqua 1171, quando il sangue sgorgò dall’ostia al momento della consacrazione e andò a bagnare il catino absidale sopra l’altare. Divenuta immediatamente luogo di pellegrinaggio, venne ingrandita per ordine del duca Ercole I d’Este a partire dal 1495 con importanti interventi dell’architetto Biagio Rossetti. L’interno è a pianta basilicale, con tre navate divise da colonne, abside e transetto. Nelle navate laterali è degna di nota la Madonna di Costantinopoli, quattrocentesca icona di stile bizantino, posta all’altezza della quarta campata destra. Il soffitto è arricchito da cinque tele di Carlo Bononi ( 1569-1632), nelle quali il pittore dimostra tutta la sua maestria nello scorcio dal basso. Inoltre, da ricordare che Santa Maria in Vado, insieme al Duomo, è l’unica chiesa ad avere un fonte battesimale.
Ore 12.00 MONASTERO DEL CORPUS DOMINI – qui riposano gli Estensi- INGRESSO RISERVATO
Il monastero si trova nella città antica, al centro di un dedalo di viuzze, in una zona, nel medioevo, fra le più eleganti di Ferrara. Fondato nel 1406 e approvato nella regola di Santa Chiara nel 1431, il monastero deve la sua fama alla figura di Santa Caterina Vegri, damigella di nobili origini che abbandonò i lussi della corte, presso la quale viveva, per ritirarsi in vita religiosa. Mistica e scrittrice, ella visse qui fino al 1456 e fu dichiarata Santa nel 1712, in virtù di un miracolo legato alla cottura di pagnottelle. Ancora oggi il monastero è abitato dalle diligenti monache clarisse di clausura che ci accoglieranno nella visita. Un posto depositario di secoli di storia e di tradizione in cui potrete intersecare alcune delle vicende più rilevanti del Rinascimento Ferrarese. All’interno si trovano la chiesetta pubblica e la sala del Coro dove sono sepolti personaggi famosi della famiglia d’Este.
Pranzo Libero
Ritorno in hotel per il recupero dei bagagli
Ore 15.15 Trasferimento alla Stazione di Ferrara con 2 minivan da 9 posti (doppia corsa)
Ore 16.11 Partenza da Ferrara per Roma Termini con treno Italo 8919
Ore 19.05 Arrivo alla Stazione di Roma Termini ( ferma anche a Roma Tiburtina)
HOTEL FERRARA****
Siamo nel cuore della città da cui prende il suo nome. Di fronte, il Castello Estense. Parte fondante del patrimonio architettonico storico ferrarese. Che, da sempre, tanti Artisti consiglia. E tra questi, il padre della pittura metafisica che a Ferrara soggiornò.
All’interno, nei nostri spazi, si è come sospesi. Tra realtà e immaginazione. Si gioca con le prospettive. Per dare spazio alla libera interpretazione.
Continuando a ispirarci alla Poetica innovativa di De Chirico, qui, si respira un tempo circolare. Dove il passato e il futuro si saldano in un eterno presente. E dove i caratteri delle avanguardie tornano a guardare alla tradizione. E viceversa.
GUIDA : DOTT.SSA MARIA ASSUNTA COCCOMINI
Dott.ssa Maria Assunta Coccomini | Tempodieventi.com
QUOTA DI PARTECIPAZIONE A PERSONA MINIMO 20 PARTECIPANTI
€ 450 ,00 in camera doppia (intero pacchetto di viaggio )
supplemento in camera doppia uso singola € 115,00 (totale € 565,00 intero pacchetto di viaggio )
quotazione in camera tripla su richiesta a: info@tempodieventi.com
MODALITA’ DI PAGAMENTO
Opzione 1
- 50% IL 28 FEBBRAIO, giorno in cui daremo comunicazione dell’avvenuto raggiungimento del minimo dei partecipanti
- saldo entro il 30 marzo
OPZIONE 2
- Tre rate mensili (fine febbraio, fine marzo e fine aprile )
La quota comprende
- Lounge Italo alla Stazione di Roma Termini
- Biglietti in prima classe Treno Alta Velocità Italo Roma Bologna e Ferrara Roma
- Trasferimenti menzionati nel programma in Pullman privato Gran Turismo
- Trasferimento in minivan dall’Hotel alla Stazione di Ferrara
- N. 2 pernottamenti con prima colazione inclusa all’Hotel Ferrara****
- Servizio di facchinaggio in/out
- Pre accettazione in Hotel
- Tassa di soggiorno per l’intero periodo di soggiorno
- Guida durante il periodo del viaggio
- Biglietti d’ingresso e pre-accettazione gruppi dei siti menzionati nel programma
- Apertura straordinarie di due Monasteri
- Assicurazione medico bagaglio (copertura fino a 500€ spese mediche e fino a 250€ per il bagaglio)
- Staff Tempodieventi per tutta la durata del viaggio
La quota non comprende
- Pasti e bevande non indicati nel programma
- Extra, mance..etc
- Quanto non espressamente indicato alla quota comprende
la quota può essere soggetta a variazioni del costo preventivato dei biglietti d’ingresso, accessi, mancato raggiungimento del numero minimo dei partecipanti. In quest’ultimo caso il viaggio potrebbe anche essere annullato.
Il programma, nel corso di svolgimento, potrebbe subire, per motivi organizzativi, modifiche nella sequenza delle visite, ma non nei suoi contenuti
Cancellazioni
- 30% dell’intera quota dal 28/02 al 15/03
- 50% dell’intera quota dal 16/03 al 29/03
- 100% dell’intera quota dal 30/03
In caso l’organizzatore o il partecipante riesca a trovare la sostituzione con altra persona/e, verrà restituita l’intera quota versata.
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