Dal 14 novembre con questa mostra, la Galleria Borghese inaugura la seconda tappa di RUBENS! La nascita di una pittura europea, un grande progetto realizzato in collaborazione con Fondazione Palazzo Te e Palazzo Ducale di Mantova che racconta i rapporti tra la cultura italiana e l’Europa attraverso gli occhi del Maestro della pittura barocca, e si inserisce anche in una più ampia ricerca della Galleria dedicata ai momenti in cui Roma è stata, all’inizio del Seicento, una città cosmopolita.
Con quasi 50 opere provenienti dai più importanti musei al mondo – tra cui il British Museum, il Louvre, la National Gallery di Londra, la National Gallery di Washington, il Prado, il Rijksmusem di Amsterdam, solo per citare alcuni , la mostra sottolinea il contributo straordinario di Rubens, alle soglie del Barocco, a una nuova concezione dell’antico e dei concetti di naturale e di imitazione, mettendo a fuoco la novità dirompente del suo stile e come lo studio dei modelli costituisca un’ulteriore possibilità per un nuovo mondo di immagini. Per questo la mostra tiene conto non solo delle opere italiane che documentano lo studio appassionato e libero dagli esempi antichi, ma anche della sua capacità di rileggere esempi rinascimentali e confrontarsi con i contemporanei, approfondendo aspetti e generi nuovi.
Calamita per gli artisti del Nord Europa fin dal Cinquecento, la Roma di Rubens, fra i pontificati Aldobrandini e Borghese, è il luogo dove studiare ancora l’antico, di cui si cominciano a conoscere i capolavori della pittura.
Nel corso del Seicento Rubens era considerato infatti dai suoi contemporanei uno dei più grandi conoscitori di antichità romane.
La presenza in città di pittori e scultori che si erano formati con lui ad Anversa, garantì certo l’accessibilità dei suoi modelli a una generazione di artisti italiani ormai abituati a confrontarsi con l’Antico alla luce dei contemporanei esempi pittorici e sulla base di un rinnovato studio della Natura. Tra tutti, Bernini.
La splendida sede della Galleria Borghese ci permette quindi di mettere in relazione diretta i grandi gruppi di Bernini, la statuaria antica, le sculture moderne, anche opera di artisti stranieri, con i quadri e i disegni di Rubens, restituendoci una visione d’insieme di quell’eccezionale periodo artistico.
LA VISITA SARA’ CONDOTTA DALLA DOTTORESSA FRANCESCA LONGO