
Villa Glori occupa un picco orografico che chiude a N E la propaggine collinare dei Monti Parioli, per poi precipitare verso la piana del Tevere; Una “configurazione topografica e monumentale di alto interesse” scriveva il Ministero della pubblica istruzione, nel 1894, opponendosi, al taglio parziale della rupe detta i Sassi di San Giuliano, compresa entro il perimetro dell’antica villa già proprietà dell’ing. Glori che collezionava mongolfiere con cui attraversava la città troppo trafficata.
Ma al di là della valenza paesaggistica e storica l’identità del luogo che oggi è un museo a cielo aperto con opere di arte contemporanea sconosciute ai più, è strettamente legata alla “spedizione dei Monti Parioli” per la liberazione di Roma: lo scontro del 1867 tra soldati garibaldini e truppe pontificie, celebrato da poeti e pittori e osannato dalla stampa liberale.
Il 24 maggio non può non ricordare dove tutto è cominciato: Il Risorgimento, i fratelli Cairoli e villa Glori è il posto giusto per festeggiarlo.
Qui si erge una colonna dedicata a chi è caduto per la patria, colonna che troneggia dominando il paesaggio quasi selvaggio e circondato da luoghi che nascondono antiche tombe, resti romani, querce e lauri secolari. Qual è il suo vero nome, parco delle rimembranze, nel quale ogni madre poteva piantare un albero per il proprio figlio caduto in battaglia.
Dal 1997 Villa Glori ospita un interessante percorso di scultura contemporanea ideato dalla critica d’arte Daniela Fonti, intitolato “Varcare la soglia”. Il tema centrale di questo museo all’aperto è l’integrazione tra natura e scultura, tra luogo di sofferenza e luogo di ricreazione e riposo, con opere di Paolo Canevari (L’Uomo-erba), Nino Caruso (Portale Mediterraneo), Pino Castagna (Monadi), Maria Dompè (Meditazione), Jannis Kounellis (Installazione), Eliseo Mattiacci (Ordine), Maurizio Mochetti (Arco-laser), Nunzio (doppia anta di bronzo), Franco Purini, Mauro Staccioli (Installazione), Giuseppe Uncini (Porta del Sole).
Queste e altre storie in una passeggiata che saprà commuovere.
LA VISITA SARA’ CONDOTTA DALLA DOTTORESSA ALESSANDRA CAMERANO
QUOTA ASSOCIATIVA
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